giovedì 11 settembre 2014

Corso di Introduzione alla Speleologia: 22 Ottobre - 19 Novembre 2014

Dal 22 Ottobre al 19 Novembre 2014 si terra' il Corso di Introduzione alla Speleologia del Gruppo Speleologico Siracusano.
Il Corso prevede una serie di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche e sara' tenuto da Istruttori e Aiuto-Istruttori di Tecnica qualificati dalla Societa' Speleologica Italiana.




Programma del corso: 


Mer 22/10/14: Presentazione del Corso e Storia della Speleologia
Dom 26/10/14: visita in grotta carsica (Grotta Pellerina, SR)
Mer 29/10/14: Materiali e tecniche di progressione in grotta, cenni di topografia ipogea
Dom 2/11/14: Esercitazione pratica in parete di roccia
Mer 5/11/14: Biospeleologia, Vulcanospeleologia
Dom 09/11/14: visita in grotta vulcanica (Grotta delle Palombe, Etna)
Mer 12/11/14: Carsismo e Speleogenesi, soccorso in grotta
Sab-Dom 15-16/11/14: visita in grotta carsica (Abisso del Vento, Madonie)
Mer 19/11/14: Attività del GSS








Possono partecipare al corso tutti coloro che abbiano compiuto il 15° anno di età. Per i minorenni è necessaria l’autorizzazione dell’esercente la patria potestà.
Per motivi tecnico-organizzativi il numero massimo di partecipanti sarà limitato a 20.

Le iscrizioni scadranno improrogabilmente il 22 Ottobre 2014 e nel caso le stesse fossero in esubero ai posti disponibili, si provvederà a   selezionarle in ordine cronologico.

Per l’ammissione al corso è necessario presentare la propria adesione (con apposito modulo) allegando un certificato medico che  attesti l’idoneità alla pratica sportiva non agonistica e due fotografie in formato tessera.
La quota di partecipazione è di 130,00 euro. Non saranno prese in considerazione schede di adesione prive di certificato medico.

La quota di partecipazione dà diritto  all’assicurazione infortuni S.S.I., a ricevere il materiale didattico sugli argomenti trattati durante le lezioni di teoria, all’uso del materiale di progressione individuale e di squadra.
Alla fine del corso ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

La  direzione declina ogni responsabilità per eventuali danni a persone o cose e si riserva comunque la facoltà di escludere dalla prosecuzione del corso quelle persone che potessero pregiudicarne il regolare svolgimento.

La direzione del corso si riserva di modificare il programma dandone tempestiva comunicazione agli iscritti, qualora se ne ravvisasse la necessità.
In caso di rinuncia alla partecipazione al corso, dopo l’inizio dello stesso, la quota di partecipazione non verrà restituita.




Per maggiori informazioni:
e-mail: speleo@caisiracusa.it
tel: 349 5682531 - 338 7670384

oppure vieni a trovarci in sede (via Maestranza 33, Siracusa) il Mercoledì dalle 19:30 alle 22:30

lunedì 28 aprile 2014

Il sol levante all'Abisso del Vento

Con l'uscita del 12 aprile si riaprono ufficialmente i giochi esplorativi all'Abisso del Vento, una complessa grotta che si sviluppa nel cuore triassico del massiccio delle Madonie, in provincia di Palermo.
Spesso in autostrada ci capita di sognare, da Siracusa allo svincolo palermitano di Scillato, si sogna, anche troppo.Quando ci ritroviamo di fronte i rilievi delle Madonie, ne scrutiamo le creste, i canyon, poi correggiamo la traiettoria dell'auto e poi ancora le creste, i canyon, fino a quando non perdiamo di vista il massiccio.
Sabato 12 Aprile: autostrada, armo della grotta, discesa. Una "danza propiziatrice" che ci accomuna dalle Alpi agli Iblei, partiamo in due con tre sacchi (solita matematica speleologica). Ci dirigiamo alle zone più lontane dell'Abisso del Vento, il Ramo dei Versiliesi, dove negli ultimi mesi grazie ad una risalita tra ambienti a dir poco instabili si sono accese nuove importanti prospettive, siamo a circa -200. "Dobbiamo sbucare a piano Battaglia", enfatizza Giuseppe, "ci sono più di mille metri da risalire, ma non si sà mai". Dunque l'obiettivo è una risalita sopra il pozzo Tetris, esplorato giusto qualche settimana fa. Risaliamo per una quindicina di metri, sembra chiudere, nel frattempo attrezziamo qualcosa per scendere in sicurezza. Spostando qualche masso scorgiamo del buio amico, oltre il quale sembrano esserci grossi ambienti. Pochi minuti di "smartellamenti" e siamo di là, ci guardiamo, davanti a noi tanto buio nuovo. Gli ambienti sono abbastanza grandi e percorribili, la frattura sarà alta una ventina di metri con numerose vie laterali, cerchiamo di seguire la direzione della faglia, non ricordiamo bene dove puntava la bussola, forse sotto al Carbonara, chissà. Avanziamo ancora di un centinaio di metri, aumentano le vie laterali, c'è un pozzo ma non azzardiamo in libera, i camini si spingono in alto, gli ambienti sono eccezionalmente concrezionati, altre volte resi instabili da crolli. Continua ma, stiamo godendo troppo, non siamo ingordi, torneremo tra qualche settimana più numerosi, rileveremo per capire quale direzione seguono i nuovi rami. Discutiamo su come battezzare questi posti: Sol Levante. Dopo una stretta di mano ci rimettiamo in cammino. Percorriamo altre centinaia di chilometri di autostrada, osando paragoni arditi ricordiamo le gesta del primo esploratore tridimensionale: Claude Fighiera.
Così riprendono i giochi all'Abisso del Vento, dopo qualche anno di disostruzioni con pochi esiti positivi albeggia un sole che illumina di esplorazione, albeggia il Sol levante. 

In questa punta: Marco, Spit (Gruppo Speleologico Siracusano). Partecipano al "Progetto Vento 2.0": GSS, SCI, CSE, GG Cai Ct.